Il primo lettore musicale personale commerciale in grado di gestire file MP3 è stato l'MPMan F10, prodotto dalla coreana Saehan Information Systems e presentato il 19 marzo 1998 (26 anni fa).
L'MPMan conteneva 32 MB di memoria Flash, abbastanza per una manciata di brani codificati a 128Kb/s. Misurava 91 x 70 x 165,5mm. Si collegava a una porta parallela di vecchio stile sul PC host da cui i brani potevano essere copiati sul lettore. Sul davanti c'era un minuscolo LCD per dare indicazioni su ciò che stavi ascoltando.
Il dispositivo ha fatto il suo debutto al CeBIT di Hannover, in Germania. Era un prototipo, ma Saehan deve aver raccolto abbastanza interesse da mettere il giocatore in produzione in serie, cosa che fece nel maggio 1998 prima di essere messo in vendita negli Stati Uniti e in Europa attraverso importatori in estate.
Negli Stati Uniti, il fornitore locale Eiger Labs voleva $ 250 per la F10, anche se il prezzo è sceso a $ 200 l'anno successivo, spinto dall'uscita del Diamond Multimedia Rio PMP300, al prezzo di $ 200.
Il PMP300 - ampiamente ma erroneamente considerato il primo lettore MP3 commerciale al mondo - aveva anche 32 MB di spazio di archiviazione alimentato attraverso una porta parallela. Ma vantava un display più grande rispetto all'F10 e presentava anche uno slot Smart Media per consentire agli utenti di aumentare la capacità di archiviazione del gadget.
Rio PMP300 di Diamond Multimedia: citato in giudizio, ma famoso
Il Rio fu rilasciato nel settembre 1998, ma l'8 ottobre era diventato oggetto di una causa da parte del Recording Industry Ass. of America (RIAA), che ha affermato che il giocatore ha violato la US Home Recordings Act del 1992. A quel punto, Rio aveva già collaborato con MP3.com per offrire canzoni dal sito Web.
La RIAA ha chiesto un divieto di vendita e ne ha ottenuto uno su base temporanea il 16 ottobre, per poi ritirarlo il 26 ottobre. A dicembre, Rio ha contrastato la RIAA, sostenendo che le azioni delle organizzazioni rappresentavano un tentativo di impedire la crescita di un mercato - la musica digitale - che non controllava.
Successivamente è stato stabilito che Diamond non aveva violato la legge perché non era responsabile delle azioni dei suoi clienti. La RIAA si è appellata contro il verdetto, ma ha perso anche lì: la Corte ha giudicato che il PMP300 non era un dispositivo di registrazione e quindi non rientrava nei limiti della legge.
La RIAA e la Diamond avrebbero infine risolto le loro differenze nell'agosto 1999, ma a quel punto Rio era un nome familiare, soprattutto tra gli utenti di Internet che condividevano intensamente la musica MP3 su Internet utilizzando il software di condivisione file peer-to-peer (P2P) appena creato.
Grazie al suo nome meno noto, la F10 evitò tali intrighi legali, ma a costo di tutta la pubblicità gratuita che il suo rivale ottenne dalla causa. Saehan ha presto creato MPMan come una sottodivisione, e come tale in seguito è apparso nel roster dei membri che si sono uniti alla Secure Digital Music Initiative (SDMI), un tentativo intersettoriale di sviluppare una tecnologia di gestione dei diritti digitali (DRM) universale.
Nel 2001 SDMI si è esaurito, soprattutto a causa di un cracking altamente pubblicizzato della sua tecnologia di crittografia, lasciando la strada aperta alla tecnologia DRM di Windows Media di Microsoft per colmare il vuoto. E avrebbe potuto succedere se l'uscita di Apple dell'iPod nell'ottobre di quell'anno non si fosse rivelata così efficace.
Nel frattempo, MPMan aveva continuato a sviluppare e offrire lettori MP3, ma la mossa di Apple per consentire ai proprietari di PC Windows di utilizzare l'iPod, dall'aprile 2003, ha provocato una crescita esplosiva. MPMan, Rio e altri pionieri non riuscivano a tenere il passo.
