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Lo sapevi che?

Lo sapevi che?

Piccole e Grandi curiosità, pillole di Cultura, qualche volta una piccola lista di cose che è meglio sapere prima di affrontare la giornata. Una rubrica "quasi" quotidiana... per non farsi mai trovare "impreparati".

la foto di Greta Thunberg

Sindrome di Asperger

La sindrome di Asperger è una forma di autismo che compromette le capacità comunicative e di socializzazione di un individuo, al punto da isolarlo dal resto della comunità. Questi malati si distinguono anche per dei comportamenti singolari, fatti di gesti ripetitivi e stereotipati.

Etimologia

La sindrome di Asperger prende il nome dal pediatra austriaco che per primo ne formulò una definizione.

Significato

La sindrome di Asperger consiste in una serie di disturbi dello sviluppo che influenzano le capacità comunicative e di socializzazione dell'individuo malato, rendendolo privo di interesse verso gli altri, indifferente ai rapporti sociali e spesso eccessivamente preoccupato per alcune questioni assai specifiche. La malattia rientra nel quadro delle cosiddette patologie dello spettro autistico.
Le prime manifestazioni compaiono durante l'infanzia, attorno ai 2-3 anni, ma è quando il paziente comincia la scuola che, generalmente, si diagnostica la malattia. Infatti, è a contatto con le altre persone (i coetanei, in particolare), che si palesano i sintomi caratteristici della sindrome di Asperger, come, per esempio, le difficoltà nel socializzare o nel dialogare con gli altri.

maschera del carnevale di Venezia

Passato San Valentino è tempo di pensare al Carnevale. Se non conosci le date di Carnevale del 2019 sei nel posto giusto. Se vuoi conoscere tutto sulle date più importanti del Carnevale 2019 devi semplicemente continuare a leggere. 

il personaggio con la celebre marmotta, lui vestito d'altri tempi con il cappello a tubo e lei con il panciottoFoto LaPresse/Reuters

Il 2 febbraio di ogni anno, i fedeli seguaci di Punxsutawney Phil attendono con ansia di sapere se la marmotta più famosa del mondo per le previsioni meteo abbia intravisto un po’ della sua ombra.
Di cosa stiamo parlando? Marmotte e Ricci?
Se vuoi conoscere quasta curiosità continua la lettura...

una pletora di cornetti rossi

Gli italiani hanno paura del venerdì 17 una superstizione popolare legata alla tradizione latina, cattolica e greca

Superstizione che continua a generare infausti presagi ogni volta che si dà un’occhiata al calendario. Da una parte il venerdì, che nella tradizione cristiana rappresenta la morte di Gesù, avvenuta appunto il venerdì santo, dall’altra il 17, un numero che nella storia del mondo occidentale ha assunto diverse connotazioni negative.

una donna bellissima con i capelli ricci biondi una fascia copricapo un diadema sulla fronte una collana che termina con una croce, ha un seno piccolo che fuoriesce tiene in mano delle erbe officinaliPer alcuni storici dell’arte - il Ritratto di Flora di Bartolomeo Veneto rappresenta Lucrezia Borgia.

La domanda nasconde una insidia etimologica

Uxoricidio infatti, alla lettera e in senso proprio, significa "uccisione della propria moglie", giusta la composizione del latino uxor  + –oris = "moglie" + suffisso –cidio, che riprende direttamente o indirettamente il suffisso latino –cidium, a sua volta derivato di caedere = "tagliare a pezzi". Evidentemente la situazione che si verificava di regola nel passato era l’uccisione della moglie da parte del marito. Da qui l’assenza, nella casella lessicale, di un corrispettivo inverso. Per questo motivo, uxoricidio è passato a significare in senso generico anche "l'uccisione del proprio coniuge". Il vocabolo è attestato nell’italiano scritto a partire dal 1605 per il significato originale di "colui che uccide la propria moglie". Analogamente uxoricida è, dal 1799, anche in generale "chi uccide il proprio coniuge".

un laser industriale la bocca in alto, proietta in basso su una piastra di ferro con sottili scintille scalfisce lettere alfabetiche

Nonostante la diffusione di questi dispositivi, il meccanismo in virtù del quale intensi fasci di radiazione coerente riescano a incidere i tessuti biologici non è noto in tutti i suoi dettagli.

due donne si sostengono sulla tomba di un caro pongono una coronaLe jour des morts (Il giorno dei morti) di William-Adolphe Bouguereau, olio su tela realizzata nel 1859 ed oggi esposta al Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, in Francia.

2 novembre - Commemorazione dei defunti

La commemorazione di tutti i fedeli defunti (in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum) comunemente detta [giorno dei morti], è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.

La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dal periodo delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel VII secolo in ambiente monastico. L'idea di commemorare ufficialmente in un'unica ricorrenza tutti i morti risale al IX secolo da parte dell’abate benedettino sant’Odilone di Cluny ma in precedenza già si pregava un giorno all'anno per tutte le anime del purgatorio. Il significato è quello di allargare la preghiera a tutte le anime di coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro dei quali solo Dio ha conosciuto la fede.

Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti in Italia è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. È consuetudine in questa giornata visitare e pregare sulle tombe dei defunti, soprattutto i più vicini e cari. Nei paesi dell'America Centrale è consuetudine, oltre a visitare i cimiteri, addobbare le tombe con fiori, depositare giocattoli sulle tombe di bambini. In Messico, in alcune abitazioni, è ancora consuetudine preparare l'altare dei morti: tale manufatto viene arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso.

Ma non è un giorno triste, è tradizione in Europa e soprattutto in Italia allestire dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome questa ricorrenza o nella forma e consistenza quella di un osso. Altro riferimento ricorrente è alle dita delle mani, mentre il dolce a forma di cavallo è probabilmente legato alla leggenda di Proserpina. Ancora oggi in alcuni paesi d'Italia, la notte tra l'1 ed il 2 novembre, si pongono questi dolci su tavole imbandite, sicuri che verranno frequentate dai propri defunti. I dolci dei morti contengono ingredienti semplici come farina, uova, zucchero ed aromatizzanti; spesso sono presenti mandorle finemente triturate o talvolta anche cioccolato, marmellata e frutta candita. Tali dolci sono presenti, con poche varianti, come preparazioni casalinghe, artigianali o di pasticceria quasi ovunque nella penisola italiana ed i nomi attribuiti sono similari da Nord a Sud, tralasciando le forme dialettali.

Gesù si perde tra le figure intere di tutti i santiCristo glorificato nella Corte del Cielo, tempera su tela di Fra Angelico (1400-1455)

Ognissanti o Tutti i Santi

Il giorno di Tutti i Santi, noto popolarmente anche come Ognissanti è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i santi, ivi comprendendo anche quelli non canonizzati.

Dal latino “Festabant Omnium Sanctorum”, i primi resoconti risalgono a Tertulliano e a Gregorio di Nizza ma è grazie a Sant’Efrem Siro, morto nel 373 dopo Cristo, che abbiamo una testimonianza della festa, celebrata il 13 maggio. Una conferma di questa data potrebbe essere la festa romana della Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres, ovvero l’anniversario della trasformazione del Pantheon in Chiesa dedicata alla Beata Vergine e a tutti i Martiri avvenuta il 13 maggio del 609 da parte di papa Bonifacio IV.

In seguito Papa Gregorio III (731-741) scelse il primo novembre come data dell’anniversario della Consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei Santi Apostoli e di tutti i Santi, Martiri e Confessori”. Il primo novembre fu decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell’835 ed il decreto venne emesso su richiesta di papa Gregorio IV. Passarono diversi secoli e nel 1474 papa Sisto rese obbligatoria la solennità in tutta la Chiesa d’Occidente per celebrare la comunione tra la Chiesa gloriosa e la Chiesa ancora pellegrinante e sofferente. Il 1 giugno 1949 la Costituzione italiana inserì il giorno di Ognissanti tra quelli considerati festivi, agli effetti dell’osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici.

Come l’Italia, anche Austria, Belgio, Spagna, Francia, Grecia e Lussemburgo hanno istituito ufficialmente questa celebrazione. La stretta associazione con la Commemorazione dei defunti, celebrati il 2 novembre, giorno successivo, venne istituita solo nel 998 dopo Cristo. Fu l’abate Odilone di Cluny a dare disposizioni per celebrare il rito dei defunti a partire dal Vespro del 1 novembre. Il giorno seguente era commemorato con un’eucarestia “Pro requie omnium defunctorum”; usanza diffusasi, poi, in tutta Europa, istituzionalizzata ufficialmente da papa Gregorio IV.

placca commemorativa di un orologio solare

Questa notte, torniamo all'ora solare (o invernale) ma potrebbe essere l'ultima volta. Per facilitare lo spostamento delle lancette, il cambio dell'ora è decisa fra le 2 e le 3 (di notte), ovvero quando la circolazione di treni e mezzi pubblici è ridotta al minimo.
In pratica, questa notte o la mattina di domenica le lancette devono tornare un'ora indietro.

In un ambiente pulitissimo in sequenza una seie di macchine con enormi tubi che dall'alto arrivano su ogni sezione a rulliFoto Mulino Maroggia sa - Canton Ticino - Svizzera

I numeri dei mulini nell'industrtria 4.0

Una linea produttiva di un moderno mulino 4.0 è composta da circa 20 macchine che operano in tre settori diversi: pulitura - lavaggio del cereale; macinazione; e separazione - confezionamento dei prodotti finiti.
Il settore è composto da aziende che hanno una media di un laboratorio di analisi interno e 4 linee produttive, le quali, lavorando con un regime di 24ore su 24 per 340 giorni all'anno producono 4mila quintali di farine al giorno.
Una produzione totale di 136milioni di Kg realizzati con una media di una quindicina di collaboratori tra cui quattro mugnai diplomati e un tecnologo di processo specializzato nell'industria dei cereali. Il resto delle risorse umane è impiegato per la movimentazione delle merci e per la commercializzazione...

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