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Sabato, 06 Giugno 2015 02:00

I Profumi

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nicedie.it - 200 nuovi profumi che ogni anno vengono messi sul mercato durano giusto una stagione per far posto ad altre fragranze. Ma ci sono anche profumi che non tramontano mai.

200 nuovi profumi che ogni anno vengono messi sul mercato durano giusto una stagione per far posto ad altre fragranze. Ma ci sono anche profumi che non tramontano mai. Anzi, a dispetto dell'età sono attualissimi. Uno di questi è cologne 4711.

Storicamente è agli inizi del '900 che vengono per la prima volta utilizzati prodotti di sintesi: Flomary è il primo profumo che contiene "aldeidi", derivati degli idrocarburi che danno una sensazione di freschezza e consentono agli aromi di espandersi; ma la vera affermazione dei sintetici si deve a Ernest Beaux che crea negli Anni Venti per Coco Chanel il famosissimo N.5 nel quale vengono utilizzate le aldeidi in gran quantità. Componenti naturali e prodotti di sintesi sono poi uniti a sostanze che hanno il compito di "ancorare" il profumo alla pelle, sono questi i fissatori, le cui caratteristiche sono quelle di essere poco volatili, incolori, solubili nell'alcol e negli oli essenziali; fra questi, pregiatissimi sono quelli di origine animale: ambra, muschio, zibetto e castoro, di difficile reperimento, molto rari e costosissimi.


Il termine “profumo” proviene dal latino “per fumum”, che significa letteralmente “attraverso il fumo”. L’origine etimologica, quindi, va ricercata nell'utilizzo di alcuni oli e aromi essenziali, come l’incenso, che venivano bruciati in offerta a dei e antenati.

Già nel 2700 a.c. gli antichi egizi scoprirono inebrianti fragranze e l’arte della loro produzione.
Svilupparono la tecnica della macerazione a freddo o “enfleurage” per l’estrazione degli aromi dalle piante.
La tecnica consisteva nel ricavare il profumo mettendo i fiori fra strati di grasso animale purificato per estrarre in seguito l’olio essenziale tramite la pressione a freddo.

L’utilizzo del profumo aveva sia finalità religiose, che di seduzione.

I sacerdoti di Eliopoli offrivano resine profumate al dio Sole all’alba e incensi a mezzogiorno; mentre al crepuscolo, quando il sole stava tramontando, veniva offerto un particolare melange di sei profumi chiamato kuphi. Il profumo era considerato un tramite fra gli umani e gli dei.

Tutto sulla storia del profumo su Erboristeria e Cosmetici...

Vediamo i più famosi profumi per ordine di maggiore età:


COLOGNE 4711

COLOGNE 4711E' sorprendente pensare che il profumo più vecchio ancora in commercio (è nato oltre 200 anni fa) sia anche il più giovane, perché è energetico e rivitalizzante.

"La formula, straordinariamente moderna, fu creata da un monaco come dono di nozze per un certo Wilhelm Mulhens; Costui subito iniziò a produrre la fragranza" - racconta Nicholas Wilkinson, amministratore delegato di Cosmopolitan Cosmetics Italia. Il profumo fu un successo: i soldati francesi di stanza a Colonia lo ribattezzarono Eau de Cologne e ne inviarono a casa grandi quantitativi.

Anche il numero 4711 è un ricordo dell'occupazione francese. Per poter controllare meglio la città, il Generale che comandava le truppe fece numerare le case. E 4711 è il numero civico del palazzo Mulhens che distillava la sua fragranza aromatica e agrumata e da allora non è più cambiata.


MITSOUKO

MITSOUKONel 1919, quando Jacques Verlain creò il sensualissimo Mitsouko, la grande guerra era appena finita. E c'era nell'aria il desiderio di riappropriarsi dei piccoli piaceri che i morti e le distruzioni avevono cancellato. "Anche una storia drammativa può dare lo spunto per creare un nuovo profumo" dice Jean paul Guerlain, della quarta generazione di profumieri. "Il mio antenato si ispirò all'amore tra la bella giapponese MITSOUKO (significa mistero) e un giovane ufficiale inglese". Un legame impossibile perchè la donna era sposata ad un ammiraglio quando scoppiò la guerra tra Russia e Giappone. Ma se non fosse stata una storia struggente, chi l'avrebbe apprezzata in quegli anni?


CHANEL N° 5

CHANEL N° 5Benchè sia nato nel 1921, Chanel N°5 è ancora oggi il profumo più venduto nel mondo: e non c'è da stupirsi, poiché è la prima fragranza moderna, una composizione astratta di note che cambiano a contatto con la pelle. Non solo, primo tra tutti i profumi, nel bouquet usa le aldeidi, cioè delle sostanze sintetiche. "Voglio dare alla donna un profumo creato come un vestito, cioè costruito" diceva Mademoiselle Chanel.
Sicuramente Marilin Monroe doveva averla presa alla lettera, visto che diceva di indossare una goccia N°5 come unico abbigliamento notturno.
Probabilmente, Coco Chanel non comparirà nei testi di marketing. Ma anche in questo campo le sue idee erano all'avanguardia. Per lanciare il N° 5 iniziò a regalarlo a poche clienti e lo fece spruzzare nei suoi atelier, senza, però, rivelarne la provenienza. Finchè, grazie al passa parola, la richiesta salì alle stelle. Solo allora iniziò la vendita di N° 5.


SHALIMAR

SHALIMARA Jacque Guerlain piacevano le storie d'amore. Anche Shalimar come Mitsouko, è un profumo che racconta una passione. Quella di un principe indiano che a ricordo della sua amata fa costruire un giardino con tutti i fiori che lei preferiva. Ma la vera particolarità della fragranza Shalimar, nata nel 1925, è la vaniglia, perché questo aroma così moderno non era assolutamente usato in quegli anni. Inserirlo nel bouquet di un profumo fu una scommessa.Vinta.


ARPEGE

ARPEGEMadame Lanvin creò Arpège (Significa arpeggio) del 1927 per sua figlia che studiò pianoforte. In una lettera colma di tenerezza le dedicò "il più bel profumo del mondo". E per sottolineare ancora di più il legame, madre e figlia sono ritratte sul flacone: una donna e una bambina che danzano al suono di una musica.
Da quando è nato, non ha mai cessato di essere di moda, grazie alla fragranza di cipria che lo contraddistingue.


JOY

JOYÈ diventato famoso come il profumo più costoso del mondo. E non a caso. Jean Patou lo creò per il mercato americano nel 1930, subito dopo la grande depressione. Il nome significa gioia, per simboleggiare proprio la rivincita su quegli anni bui.
Occorrono 10.600 fiori di gelsomino e 28 dozzine di rose per farne 30 ml. Una formula così perfetta che non èmai cambiata.


L'AIR DU TEMPS

L'AIR DU TEMPSLa prima cosa che colpisce in questo profumo è la bellezza del flacone: il disegno delle colombe dalle ali intrecciate è stato realizzato nel 1948 da Lalique.
La fragranza non è da meno. L'Air du Temps è concordemente considerato uno dei 5 profumi di maggior successo nella storia della profumeria.

 

Letto 11630 volte Ultima modifica il Sabato, 06 Giugno 2015 07:54
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