In un'intervista rilasciata al Times, Andrew Parker, il ricercatore della Manchester Metropolitan University che ha coordinato lo studio, ha spiegato che grazie ad un'interazione più efficiente tra i due emisferi dovuta al movimento oculare bilaterale si possono avere notevoli benefici in quelle situazioni di insicurezza, incertezza o confusione su quello che dobbiamo fare o dire.
Secondo l'esperto i risultati di questo studio potranno essere particolarmente utili a quelle persone che devono affrontare un esame e che si rendono conto di non riuscire a ricordare qualche informazione, spesso capita di avere le informazioni in testa ma si verificano dei veri e propri blocchi che ci fanno perdere dei minuti preziosi in determinati test.
Il ricercatore sottolinea che questo studio mostra che la memoria istantanea può essere migliorata; sicuramente bisognerà effettuare ulteriori test per comprendere in quale contesto la tecnica del movimento bilaterale degli occhi possa essere veramente efficace sulla memoria.
Parker conclude dicendo che tuttavia, se non si ricorda qualcosa -anche se serviranno ulteriori studi- provare a muovere gli occhi da una parte all'altra non ha di certo effetti collaterali e in alcune persone si potranno riscontrare degli effettivi miglioramenti della memoria.