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Affronta la tua giornata con una sana risata

Spasimante incauto

Uno spasimante che voleva scrivere una lettera alla sua donna ma era scarso di talento letterario, non sapendo come fare, ricorse ad un libro detto "Segretario galante" che contiene una raccolta di lettere amorose con le relative risposte.
Scelse dunque una lettera che facesse al suo caso, la copiò tale e quale, e la spedì.
Ma la ragazza che possedeva lo stesso libro e lo sapeva a memoria, provò un senso di disgusto e lo volle mortificare, anche perché non accettava molto le sue avance.
Allora gli scrisse solo queste parole:"Ho ricevuto la tua lettera; volta la pagina e troverai la risposta"

La tisana disgustosa

Un medico aveva prescritto ad un suo paziente malato una tisana molto amara da prendere due volte al giorno. Conoscendo il disgusto che avrebbe provato, ha cercato così d'incoraggiarlo:
"Sono sicuro che al primo impatto il primo bicchiere le parrà molto repellente, ma vedrà che al secondo le sembrerà molto più accettabile"
Al che il paziente:"Grazie dottore dell'informazione, ma non potrei allora limitarmi a prendere soltanto il secondo bicchiere?"

Impotenza svelata

Si racconta che un famoso matematico parigino un giorno si vantasse in una festa, alla presenza di sua moglie, della sua abilità nell'aritmetica.
"Sarà vero - osservò costei sospirando - ma da parte mia posso assicurare che non sai moltiplicare"

Aneddoti

Louis Armstrong.
All'età di 13 anni venne arrestato mentre la notte di Capodanno festeggiava l'anno nuovo sparando con una pistola. La sua celebrità si deve proprio a quell'arresto dato che la sua carriera di musicista è iniziata in carcere, dove grazie agli educatori, Louis Armstrong cominciò a studiare seriamente la tromba.

Jean-Paul Sartre.
Un giorno fu fermato dalla polizia per attività politica non autorizzata. Mentre lo accompagnavano in questura, un passante disse ad uno degli agenti: "Non vorrà mica arrestare un premio Nobel?"; pensando che il filosofo francese fosse un personaggio politico molto potente, il poliziotto scappo' via impaurito.

Niccolò Paganini.
Era il 1837, all'apice della sua notorietà si trovava a Milano per una vacanza. Un giorno passeggiava per le vie del centro quando ad un tratto sentì un odore gradevole che proveniva da un ristorante vicino. Stuzzicato da quel profumo decise di pranzare in quel locale ma quando cercò di entrare fu immediatamente bloccato dal proprietario che gli fece notare il cartello vicino alla porta su cui era scritto: " Vietato l'ingresso ai suonatori ambulanti".

Sposi indecisi


Due novelli sposi erano appena usciti dalla chiesa dopo la celebrazione del loro matrimonio.
La giovane sposa camminava allegra e superba appoggiata al braccio del marito ed era così felice
che per la gioia quasi non toccava terra coi piedi.
"Fra nove mesi - le disse all'orecchio lo sposo - avremo un bellissimo marmocchio"
"Farò il mio dovere" Rispose lei con un sorriso malizioso.
"Ma... - riprese lo sposo - che faremo mia cara appena arrivati a casa? Dobbiamo prima pranzare, oppure...? Rispondi!"
"Come ti piace - disse lei - e poi pranzeremo"

Anedddoti

Un giorno l’imperatore Domiziano convocò d’urgenza il Senato per discutere di gravi questioni di Stato. Ai senatori, accorsi subito, Domiziano mostrò un grosso pesce e, con aria molto seria, disse: Ecco il problema! Come bisogna cucinarlo?
Poiché quel giorno era il primo di aprile, secondo la tradizione da quell’episodio nacque il pesce di aprile.
*****

Si narra che Alboino, prima di assediare Pavia, avesse fatto voto di uccidere tutti i cristiani della città. Mentre stava entrando in città, il suo cavallo si impennò e non volle proseguire, nonostante gli sforzi e le frustate. Allora uno del seguito gli propose di rinunciare al suo voto. Alboino infranse il voto e promise clemenza. Subito il cavallo diventò remissivo ed egli entrò nella città.
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Nerone aveva l'abitudine di uscire in incognito durante la notte per divertirsi a bastonare le persone che rincasavano a tarda ora. Una notte venne picchiato a sangue dal marito di una donna che che era stata disturbata da lui. Da allora smise questa pratica.

 

Aneddoti


Cicerone
In una causa, Metello Nepote si scagliò con una certa acrimonia contro Cicerone rimproverandogli di essere un plebeo. Di tanto in tanto gli rivolgeva la domanda: Chi è tuo padre? Cicerone per un po’ lo lasciò parlare, poi gli rispose: A te non posso chiedere la stessa cosa, o Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata.

Balzac
Balzac giovanissimo portò a un editore un romanzo intitolato L'ultima fata. L'editore, entusiasta, decise di acquistarne i diritti offrendogli 3000 franchi. Chiese il suo indirizzo; quando seppe che viveva in un quartiere popolare in periferia, pensò che 2000 franchi sarebbero stati sufficienti. Mentre saliva al sesto piano, pensò che l'autore si sarebbe accontentato di 1000 franchi. Quando entrò nel povero appartamento dello scrittore, gli disse: Signor Balzac, eccovi 300 franchi per la proprietà del vostro romanzo. Balzac accettò.

D'Annunzio
Un'attrice chiese di essere ricevuta al Vittoriale. D'Annunzio disse di farla passare ma, quando gli riferirono che la giovane era accompagnata dal padre, disse: Avvisate la signorina che per me le attrici sono tutte orfane.



Vespasiano e l'urina

L'imperatore Vespasiano (7-79) si guadagnò la fama di “avaro” anche a causa di alcune tasse bizzarre imposte alla popolazione.
In realtà quello economico-finanziario fu uno dei problemi più gravi ai quali il primo dei Flavi fu costretto a far fronte, e per riuscire nell’intento di risanare le casse pubbliche, l’uomo non esitò ad “inventarsi” tributi effettivamente “particolari”.
Su tutti basti citare la famosa vectigal urinae, una vera e propria tassa sull’urina, che tutti i conciatori e i fullones (coloro che trattavano la lana) dell’Impero furono costretti a pagare per acquistare la pipì necessaria al loro lavoro.
All’epoca infatti, l’ammoniaca naturalmente contenuta nell’urina era sfruttata, tra l’altro, come detergente e sbiancante dei tessuti e veniva pertanto raccolta in abbondanza nelle latrine pubbliche.
Si dice che derivi proprio dalla decisione di Vespasiano di tassare (persino) l’urina, l’antico detto latino “pecunia non olet“, ovvero “il denaro non puzza“, che sarebbe stata la risposta fornita dall’Imperatore stesso al figlio Tito, quando questi lo aveva rimproverato per il provvedimento preso.
Pare che mostrandogli la somma di denaro raccolta, Vespasiano abbia chiesto a Tito se per caso non si sentisse offeso o infastidito dal suo odore, e avendogli quest’ultimo detto di no, egli abbia concluso affermando: “eppure proviene dall’urina”

Aneddoti

Manzoni

Una prima versione de I promessi Sposi di Alessandro Manzoni aveva il titolo Fermo e Lucia. Manzoni decise di cambiare il nome del protagonista per evitare di scrivere Qui Fermo si fermò o Qui Fermo si mise a correre.

Collodi

Carlo Lorenzini, vero cognome dell'autore di Pinocchio, era gaudente e spensierato. Perse al gioco una forte somma di denaro e subito un suo amico editore gli offrì di versargli tutto l'importo purché, entro l'anno, gli avesse scritto un libro per ragazzi. Lo scrittore mantenne l'impegno e realizzò uno dei più bei libri di narrativa per i ragazzi.

Hugo

Dopo aver stampato I miserabili, Victor Hugo era impaziente di sapere come era stato accolto dal pubblico. Così inviò all'editore una lettera con un semplice punto interrogativo. L'editore, per comunicargli il grande successo dell'opera, gli inviò un foglio con un punto esclamativo.

Carducci

I pasti quotidiani di Carducci? Ce ne parla egli stesso in alcuni scritti a Napoli: Tutti i giorni mangio dodici ostriche e bevo una bottiglia e mezzo o due di Posillipo o di Vesuvio, con un piatto di pesce o di carne, maccheroni e frutta e non altro.

Aneddoti

Voltaire, invitato a definire la filosofia, disse: "Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è filosofia"
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Haendel, oltre che grande compositore era anche un grande peccatore di gola. Un giorno entrò in una trattoria londinese. Entrò nel locale e ordinò una colazione per tre. Siccome il cameriere, non vedendo arrivare gli altri due commensali, tardava a servirlo, Haendel brontolò: Si sbrighi, mi porti da mangiare.
Non aspettiamo gli altri due? - chiese il cameriere. E il musicista: Non si preoccupi, gli altri due sono io.
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Un ammiratore chiese a Rossini se avesse mai pianto in vita sua: "Sì, - gli rispose, - una sera, in barca, sul lago di Como. Si stava per cenare e io maneggiavo uno stupendo tacchino farcito di tartufi. Quella volta ho pianto proprio di gusto: il tacchino mi è sfuggito ed è caduto nel lago!"
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Bach si affidava alla moglie per ogni problema di vita pratica.
Quando la moglie morì, gli fu chiesto il denaro necessario per acquistare un velo da lutto. Rispose: "Chiedetelo a mia moglie".
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Platone narra che lo scienziato Talete, il primo filosofo ad interrogarsi sull'origine unica di tutta la realtà (arché), camminasse guardando costantemente il cielo, al punto che un giorno andò a finire in un pozzo.
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Un giorno Brahms, attorniato da ammiratrici troppo ciarliere, pensò di allontanarle fumando un sigaro. Una di loro gli fece notare che un gentiluomo non fuma in presenza di gentili signore e lui rispose: Care signore, dove vi sono gli angeli, vi sono anche le nuvole!
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Alessandro Magno vide Diogene che osservava con estrema attenzione un mucchio di ossa umane. Gli chiese cosa stesse cercando e il filosofio rispose: "La differenza fra le ossa di vostro padre e quelle dei suoi schiavi"

 

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