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Martedì, 07 Marzo 2017 02:00

#SmartPhone #Tablet: 5 dritte per ricaricare la #Batteria e 10 falsi miti #FactCecking

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un telefonino esploso e ancora con delle fiammelle descrizione nella didascaliaI recenti problemi del Galaxy Note 7 che hanno costretto Samsung a ritirare il dispositivo dal mercato.

Gli smartphone o i tablet ormai, fanno irrimediabilmente parte della quotidianità di tutti. Che lo si voglia o no sono diventati la nostra croce e la nostra delizia, dove il ruolo della croce, per i più assidui, è rappresentato in gran parte dall’autonomia della batteria (che sembra non bastare mai). In più, la progressiva scomparsa delle batterie rimovibili, ha spianato la strada a nuove apprensioni, ad esempio sulla durata totale della vita degli accumulatori. Queste perplessità, unite ad una certa omertà da parte dei produttori (sempre piuttosto vaghi sull’argomento) se non vogliamo pensare addirittura a nuove idee per attivare l'obsolescenza programmata, hanno portato alla nascita di fattoidi e presunti rimedi miracolosi che perlopiù sono falsi, inutili e, a volte, addirittura dannosi. Quindi cerchiamo di fare chiarezza e capire se ci può essere anche qualche fondo di verità nei miti sulle batterie al litio (non ha senso parlare degli altri tipi di batterie ormai in disuso).

Dunque, la maggior parte delle batterie degli smartphone o dei tablet sfrutta il litio. Questa tecnologia consente al dispositivo di avere maggiore autonomia e una ricarica molto veloce senza effetto memoria. Durante la sua vita, a seconda di come sarà trattata, diminuirà più o meno velocemente la capacità. Quindi come dritta universale teniamone conto quando acquistiamo un usato e riflettiamoci con attenzione quando siamo tentati di aquistare prodotti, nuovi ma scontati, perché usati in esposizione.

Oggi le batterie basate sul litio si possono dividere sostanzialmente in due categorie: le Li-Ion (ioni di litio) e le Li-Po (polimeri di litio). Le caratteristiche delle due tipologie sono pressoché identiche, l'unica differenza è nel deterioramento (non poteva certo mancare). Le Li-Ion si deteriorano maggiormente con il semplice passare del tempo piuttosto che con il maggiore utilizzo. Le Li-Po al contrario si deteriorano maggiormente con il maggiore utilizzo piuttosto che con il semplice passare del tempo.

Batterie SmartPhone, 10 miti da sfatare

  1. Caricare il dispositivo tutta la notte danneggia la batteria. Non è vero, perchè quando la percentuale raggiunge il 100%, il dispositivo smette di ricaricarsi proprio per non andare in sovraccarico.
  2. Bisogna attendere che la batteria si scarichi del tutto prima di ricaricarla di nuovo. Non è vero, le batterie al litio non hanno il cosiddetto "effetto memoria". Potete ricaricare smartphone e tablet anche per una manciata di minuti, senza attendere che siano completamente scarichi, anzi brevi ricariche multiple sono meglio di una singola.
  3. Non bisogna usare il telefono durante la ricarica. Non è vero, non ci sono controindicazioni ad usare dispositivi mentre sono attaccati ad una presa di corrente. Anzi è consigliato.
  4. Tutti i caricabatterie sono uguali e intercambiabili. Non è vero, che tutti i modelli di caricabatterie hanno la stessa efficienza. Quelli a basso costo o quelli contraffatti, ad esempio, possono danneggiare la batteria del vostro dispositivo o, più semplicemente, impiegano più tempo per caricarla.
  5. Non è un problema lasciare il dispositivo perennemente acceso. Non è vero, A lungo andare, invece, tenere i dispositivi in funzione 24 ore al giorno, tutte le settimane, anche semplicemente in stand-by può comprometterne le performance. Se non altro dal punto di vista della gestione della memoria e degli aggiornamenti.
  6. Scaricare del tutto una batteria al litio la può danneggiare irreparabilmente. Non è vero, intendiamoci se fosse davvero possibile scaricarla totalmente non sarebbe più possibile ricaricarla. Tuttavia questo non può accadere con un uso normale del dispositivo. Per evitare questo inconveniente i dispositivi con batterie al litio hanno un controllo di protezione che ne impedisce l'utilizzo con batteria al di sotto di un livello che permette ulteriormente di tenere spento il dispositivo anche per un altro paio di mesi. Inoltre tutti i dispositivi sono equipaggiati con un sistema di sicurezza che ne impedisce definitivamente la ricarica se la differenza di potenziale è scesa al di sotto di 2 Volt scongiurando la probabile esplosione.
  7. Bisogna lasciare in carica il telefono almeno 24 ore prima di procedere al primo utilizzo. Non è vero, come per l'effetto memoria, anche in questo caso si tratta di un retaggio derivato dal funzionamento delle batterie basate sul nichel. Gli accumulatori di questo tipo infatti hanno bisogno di una carica iniziale più lunga del solito per consentire alle celle di allinearsi e fornire tutte lo stesso livello di energia. Le batterie al litio non hanno bisogno di questo accorgimento. Inoltre considerando il funzionamento del circuito di ricarica del telefono (vedi punti precedenti) è del tutto irrilevante lasciare il caricabatterie collegato più a lungo dopo che si è già raggiunta la carica completa.
  8. Bisogna effettuare una carica completa prima di procedere al primo utilizzo. Non è vero, al momento dell’acquisto lo stato di carica di qualsiasi dispositivo è solo parziale. Non è assolutamente necessario effettuare una ricarica completa prima del primo utilizzo, se l’utente inizia ad usare il dispositivo da subito, ovviamente, non si deve aspettare che la sua durata sia molto lunga.
  9. Ogni tanto è necessario effettuare la “calibrazione†della batteria degli SmartPhone e dei Tablet perché l’indicatore di carica visualizzi la percentuale corretta. Non è vero, intanto va detto che "calibrazione della batteria" è di per sé un'espressione inesatta: le batterie degli smartphone e dei tablet sono poi oggetti molto semplici. Esistono le batterie "smart" che in effetti hanno la capacità di auto-calibrarsi, ma sono dispositivi ben più complessi che è possibile trovare solo nei notebook.
  10. Metterle in carica al 20%, toglierle dalla carica all’80%, prolunga la vita delle batterie al litio. Non è vero, nonostante fior fiori di articoli che però fanno tutti riferimento ad un articolo della Battery University, in particolare l’articolo “How to prolong lithium-based batteriesâ€, dove una tabella illustra il numero di cicli massimi sopportabili da una batteria al litio in funzione della “profondità di scarica†(Depth of Discharge). Comunque nell'articolo non c'è affatto scritto che le prestazioni o la vita delle batterie migliorino. Inoltre non si capisce in nessuna delle traduzioni in italiano in che modo caricando fino all'80% possa diminuire il numero di cicli totali.

 

Batteria SmartPhone e Tablet, 5 dritte

  1. La vita delle batterie al Li-Po è programmata in un certo numero di cicli di carica (probabilmente circa un migliaio) poco importa se ne consumiamo il 100% tutto in una volta o il 25% in quattro volte. Comunque non superiore a tre anni soprattutto se si tratta di Li-Ion. La batterie al litio invecchiano usandole, quindi è assolutamente deleterio scaricarle volontariamente, bene al contrario usarle il meno possibile. Quindi bene utilizzare lo smartphone o il tablet collegato al caricabatterie; bene spegnerli di notte o quando non li si utilizza (invece che silenziarli o metterli in stand-by); bene tenere spente e accendere quando necessitano le funzioni come wi-fi, bluetooth, GPS; bene spegnere anche la rete dati se non ci interessa ricevere notifiche; bene tenere la retroilluminazione a valori bassi; bene evitare di accenderli in continuazione per vedere le notifiche (la retroilluminazione consuma più dei sistemii radio); bene selezionare il più possibile la funzione di risparmio batteria (tramite sistema operativo o specifiche APP o impostandone l'inserimento automatico già al 50%).
  2. Non ricaricare le batterie ad alte temperature oppure fare attenzione che non si surriscaldino durante la carica. È importante evitare di esporre il proprio dispositivo a temperature che superano i 35 gradi, o anche inferiori a 10 gradi. In entrambi i casi la batteria invecchierà precocemente. Se il dispositivo si surriscalda normalmente durante la ricarica provate a rimuovere la custodia quando si effettua la ricarica. Questo perché alcune cover diminuiscono lo smaltimento del calore. Se durante la carica notate che il dispositivo si surriscalda non esitate a scollegarlo. In qualsiasi caso sono preferibili molteplici ricariche brevi, perché la batteria raggiungerà temperature meno elevate, invece di una sola ricarica completa. Se il dispositivo si riscalda anche mentre lo usate, non esitate a spegnerlo. A parte il pericolo di esplosione, sempre possibile con le batterie al litio, un fortissimo surriscaldamento potrebbe lesionare permanentemente la sua capacità.
  3. Usiamo caricabatterie originali o comunque di buona fattura. Non è vero che i caricabatterie sono tutti uguali e comunque non vale la pena lesinare per l'acquisto di questi accessori.
  4. Se possibile usiamo caricabatterie wireless (standard Qi), facciamo attenzione che il dispositivo non si surriscaldi, centriamo nel miglior modo l'emettitore seguendo le istruzioni del dispositivo. Molti telefoni non predisposti possono essere modificati per questo tipo di ricarica ed effettuare la conversione conviene. Le batterie al litio, come detto, beneficiano di cariche multiple brevi. Con il sistema wireless eviteremo l'usura del connettore (anche questo è un elemento di obsolescenza programmata).
  5. Se non utilizziamo un dispositivo per molto tempo, carichiamolo solo a metà. Se il dispositivo non verrà usato per molto tempo le condizioni della batteria saranno influenzate da due fattori: la temperatura dell'ambiente e la percentuale di carica della batteria al momento dello spegnimento. Se riponiamo un dispositivo con la batteria completamente scarica, potrebbe esaurirsi al punto da rendere impossibile una nuova ricarica. Se pensiamo di non usare il dispositivo per più di sei mesi, ricordiamoci ogni sei mesi di riportare la carica al 50%.
Letto 6102 volte Ultima modifica il Sabato, 07 Marzo 2020 09:36
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