Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri
di nomadi
suicida
perché
non aveva più Patria
Amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era Francese
e non sapeva più vivere
nella tenda dei suoi
dove si ascolta
la cantilena del Corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere il canto
del suo abbandono
L'ho accompagnato
insieme alla padrona dell'albergo
dove abitavamo
a Parigi
dal numero 5 della rue des Carmes
appassito vicolo in discesa.
Riposa
nel camposanto d'Ivry
-sobborgo-
che pare sempre
in una giornata
di una decomposta fiera
E forse io solo
-so ancora-
che visse