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Venerdì, 31 Agosto 2012 02:00

Camminare per stare bene I vantaggi del Breathwalk

Scritto da  Mabel Bocchi
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Il Breathwalk, una disciplina semplice nella sua pratica, ma molto efficace nei suoi effetti, si basa essenzialmente sulle due attività più spontanee e naturali della nostra vita: respirare e camminare. Eseguite in sincronia e con consapevolezza, prestando una continua attenzione alla postura, a come si procede e al modo in cui si respira, donano un maggiore livello di energia, acuiscono le facoltà cognitive e rilassano la mente. Basato su esercizi di tradizione secolare, che affondano le loro radici nel Kundalini Yoga, in cui alcune asana (le posizioni dello yoga) dinamicamente combinate al Pranayama (la coscienza del respiro), il Breathwalk, abbandonato il suo aspetto strettamente spirituale, a partire dagli anni sessanta si è diffuso nell’Occidente in una versione molto più pragmatica, atta a migliorare la qualità di vita della gente comune, quella che studia, lavora, ha una famiglia e deve affrontare quotidianamente ogni tipo di stress.

LA TECNICA — Nel Breathwalk sono previsti alcuni svariati tipi di camminata consapevole, denominati programmi, differenti in funzione degli obiettivi che si intendono perseguire: rilassamento, concentrazione, vigore, controllo dello stato d’animo, chiarezza mentale. Ogni sessione è poi composta da una serie di esercizi suddivisi in 5 fasi da eseguire in successione: risveglio, allineamento, vitalizzazione, equilibrio e integrazione.

IL RISVEGLIO — Composto da tre o cinque esercizi che vengono svolti per circa un paio di minuti ciascuno, rilassa il corpo e lo prepara alla camminata. E’ composto da movimenti semplici, che comportano l’assunzione di specifiche posizioni e un respiro cosciente che può essere, a seconda dei casi, lungo e profondo oppure veloce e segmentato, ma sempre preferibilmente di tipo diaframmatico.

ALLINEAMENTO — Un esercizio della durata di pochi minuti, in cui il praticante deve iniziare a camminare lentamente per poi aumentare gradualmente l’andatura, cercando di assumere un passo armonico e confortevole. Contemporaneamente, deve riuscire a operare una specie di scansione mentale del proprio corpo in movimento. Concentrandosi sulle diverse parti del proprio organismo e partendo dalla pianta dei piedi e dal loro contatto con il suolo, sino ad arrivare alla testa, deve riuscire a raggiungere la corretta postura.

VITALIZZAZIONE — E’ la parte centrale e anche la più importante del BW. Nei circa venti minuti previsti si utilizzano soprattutto due moduli di respirazione, l’aquila e la tigre. Nel primo, si inspira ed espira dal naso in quattro segmenti di uguale durata. A ogni segmento corrisponde un passo. Nel secondo, il tipo di respirazione è profondo e continuo: in pratica si inspira in quattro passi e si espira in altrettanti. Una volta che passo e respiro si sono sincronizzati, per placare la mente dal suo costante fluire, la tecnica prevede in associazione al respiro segmentato o continuo l’uso di alcuni suoni primari. Mentre si inspira ed espira vengono sussurrate o semplicemente pensate le sillabe ‘Sa, Ta, Na, Ma’. Ogni passo è sincronizzato con una sillaba e un segmento di respiro. La vitalizzazione si sviluppa in tre differenti step: si inizia con 3 minuti al ritmo dell’aquila, cui seguono 2 minuti di camminata sostenuta e libera. Quindi si ricomincia con altri 5 minuti di aquila, e altri 3 di andatura normale. A questo punto si introduce il passo della tigre che deve durare 5 minuti, affiancandolo in seguito a 3 minuti di camminata normale.

EQUILIBRIO — Una volta terminata la camminata, in questa quarta fase si eseguono specifici esercizi di stretching.

INTEGRAZIONE — La seduta di BW si chiude con la cosiddetta ‘camminata interiore’, costituita da diversi esercizi di interiorizzazione e visualizzazione finalizzati a connettere mente e corpo all’ ambiente circostante.

Letto 1643 volte Ultima modifica il Giovedì, 30 Agosto 2012 18:20
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