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Giovedì, 31 Ottobre 2013 08:01

#Salute, #alimentazione 2013: solo 15% italiani compra frutta e verdura

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Salute, 2013: solo 15% italiani compra frutta e verdura

Più di 7 italiani su 10 reputano di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e il 66% dice d’impegnarsi nell’evitare gli eccessi più rischiosi per la salute, per esempio riducendo zuccheri, sale, grassi o alcool. Ma nella realtà gli italiani, eredi della dieta mediterranea, non sono così virtuosi: solo il 15% circa della popolazione riesce, infatti, a introdurre nella propria dieta giornaliera un corretto apporto nutrizionale. A dirlo un’indagine GfK Eurisko, presentata ieri a Milano, ad opera di uno studio multidisciplinare di esperti.

La ricerca fotografa le abitudini alimentari degli italiani oggi, segnalando come a una percezione rigorosa dell’alimentazione non corrisponda una reale dieta sana: la maggioranza degli intervistati infatti non riesce a rispettare, attraverso la composizione del menù quotidiano, le dosi raccomandate necessarie di frutta e verdura, ma soprattutto non è consapevole di quali siano queste dosi (7 italiani su 10).

Mentre il corretto apporto consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è pari ad almeno cinque porzioni di frutta e verdura, il consumo medio quotidiano è limitato a circa tre porzioni.

In questo scenario il rischio che si corre è quello delle cosiddette sub-carenze di vitamine o minerali. Come spiega Michele Carruba, direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano:

Oggi, nelle popolazioni occidentali, le carenze nutrizionali gravi e conclamate, un tempo responsabili delle classiche sindromi da malnutrizione, quali xeroftalmia, scorbuto, pellagra, beri-beri, sono ormai superate, mentre il problema attuale e ad oggi ancora ampiamente sottostimato è quello delle manifestazioni sub-cliniche dovute alle carenze.

Quando i livelli di vitamine e minerali non sono ottimali il rischio di malattie croniche nella popolazione adulta e anziana aumenta. Fra i problemi cui si può andare incontro sono inclusi l’obesità, l’ipertensione, malattie cardiovascolari e metaboliche, diabete, cataratta, degenerazione maculare senile, demenza senile, osteoporosi e alcune neoplasie.

Per questo anche carenze lievi, soprattutto se durature nel tempo, non devono essere trascurate e vanno risolte prima che sfocino in disturbi più seri. Per affrontare la situazione in modo adeguato è fondamentale farsi guidare dal proprio medico che, insieme al farmacista, svolge un ruolo chiave nella promozione di messaggi e consigli di educazione alimentare e sull’eventuale opportunità di utilizzare integratori alimentari.

Letto 1986 volte Ultima modifica il Giovedì, 31 Ottobre 2013 08:03
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