Keith Haring
Nato nel 1958, Haring sviluppa un precocissimo talento ispirato ai cartoni animati di Walt Disney, coltivato poi negli anni con la visita a numerosi musei che lo mettono in contatto con la grande arte di Dubuffet, Jackson Pollock, Paul Klee e soprattutto con la Pop Art di Andy Warhol e con l'arte di Alechinski, che avranno su Haring un forte ascendente.
Trasferitosi a New York per motivi di studio, la sua arte si arricchì delle suggestioni derivate dalla sua amicizia con Jean-Michel Basquiat e con gli autori della Beat Generation, come Burroughs.
Dedicatosi all'arte del graffito, Haring lavorò in tutta l'America e riscosse successo anche in Europa, dove l'arista ha lasciato molti segni del proprio passaggio: celebre, ad esempio, la sua opera Tuttomondo sul muro del convento di Sant'Antonio a Pisa, la sua ultima opera pubblica, nonché ultimo inno alla vita poco prima della morte.
Nel 1990 infatti Haring, gravemente malato, morì nella sua casa di New York a soli 31 anni, lasciandosi alle spalle una serie infinita di muri popolati da figure colorate e vitali e un successo artistico affermatosi in ogni continente e di cui la Mostra di Haring a Palazzo Reale è il grande omaggio resogli dalla città di Milano a quasi trent'anni dalla sua scomparsa.