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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Foto di Andrea Bocelli. Volto sorridente, scanzonato, capelli brizzolati, barba bianca incolta da sbarbato.

Andrea Bocelli

(Lajatico, 22 settembre 1958) Cantante italiano, noto come cantante di musica leggera.Ha venduto oltre 85 milioni di dischi nel mondo. È tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi. Il 2 marzo 2010 il suo nome è stato inserito nella Hollywood Walk of Fame per la sua attività nel campo della musica internazionale.

  • Tante persone vedono tutto senza in realtà vedere nulla.
  • Il denaro è pericolosissimo. Come un farmaco utile per curare ma capace di condurre alla morte se assunto in dosi massicce.
  • L'amore è tutto, il motore della vita e il suo fuoco: l'assenza di amore coincide con la morte.
  • C'è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c'è musica leggera talmente bella da diventare classica. Quando la musica è bella è bella e basta.
  • Troppo facilmente gli adulti pensano di risolvere il loro compito educativo procurando denaro ai figli. I ragazzi invece hanno bisogno di qualcosa di molto più importante, domandano fiducia nel futuro, cercano ascolto, desiderano dialogo e anche carezze.
  • L'uomo che erge il caso sull'altare di Dio è simile a chi preferisce muoversi al buio, piuttosto che nella luce abbacinante, di un sole sorto nel segno del leone.
  • Tante persone oggi chiudono le orecchie ai discorsi ma aprono gli occhi di fronte all'esempio.
  • Ogni azione ci apre davanti un bivio: la strada del male e quella del bene. La prima sembra una discesa, durante la quale non si pedala e non si fa fatica, ma con il rischio concreto di cadere. La seconda assomiglia tanto a una salita, durante la quale si suda e dietro ad ogni tornante si nasconde l'insidia di mollare. Arrivati in cima però si ha la sensazione di aver fatto un'impresa, di aver portato a termine qualcosa di grande.
  • I fans sono quelli che ti danno la voglia e il coraggio di salire su un aereo e andare a cantare dall'altra parte del mondo.

Un uomo col volto allungato, fronte alta, di una certa età ma in forma, grandi zigomi, occhiali

Massimo Moratti

(1945 – vivente)
Imprenditore e dirigente sportivo italiano.


  • Come regalo ad un arbitro? Prosciutto, a Natale. Anche sciarpe o guanti, ma il prosciutto è il regalo più gradito. Si mangia e non rimane come prova.
  • Quando mi raccontano barzellette sull'Inter faccio finta di ridere, ma non mi diverto per niente.
  • Se sei su un gradino più alto degli altri devi sentirti mille responsabilità in più rispetto a chi non è su quel gradino.
  • L’Inter è un grande allenamento alla pazienza.
  • Siamo in un paese democratico e non si può impedire a nessuno di andare allo stadio. Io penso che i tifosi debbano andare anche in trasferta, ma è chiaro che questo è valido quando i tifosi fanno i tifosi. Se fanno qualcos'altro sono qualcos'altro e allora devono essere presi dei provvedimenti.
  • Il fatto che l'Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo. Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo. Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica.
  • Per me è difficile vedermi di sinistra, sono petroliere, proprietario di una squadra di calcio, quello tra i presidenti che spende di più... Ma la gente mi considera di sinistra.
  • Un ricco deve avere un complesso di colpa perché deve pensare a quanto sta male tanta gente nel mondo.
  • Il fascino dell'Inter è il piacere della sofferenza.
  • L'Inter è Milano, i tifosi dell'Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri... L'Inter ha sempre rappresentato l'orgoglio dello sport milanese, ha più radici l'Inter per la città che il Milan anche se poi, comunque, anche la squadra rossonera ha fatto bene.

Foto di Johnny Depp con occhiali dalla montatura scura e lenti chiare che lasciano intravedere due occhi grandi ed espressivi, capelli scuri cadenti a coprire le orecchie, baffetti e pizzetto. Bella immagine.
Johnny Depp

Attore, regista, musicista e produttore cinematografico.
Nato il 9 giugno 1963 a Owensboro, Kentucky (USA)

Aforismi di Johnny Depp

  • Non ricordo affatto quello che avrei sognato di fare quando ero piccolo. Di certo so che, come tutti i bambini, desideravo libertà, volevo poter essere irriverente.
  • Mi sommerge un'immensa ondata di calore e di infinita riconoscenza per ciò che la vita ha dato a un ragazzo che a sedici anni era andato a vivere per strada. Quel ragazzo ero io.
  • Ho iniziato a fumare a tredici anni, ho perso la verginità a tredici e a quattordici avevo già provato ogni tipo di droga. Non dico di essere stato un cattivo ragazzo, ero soltanto curioso.
  • Ho dieci tatuaggi, credo. Il più famoso è quello che diceva "Winona forever" di quando ero fidanzato con Winona Ryder. L'ho fatto cambiare in "Wino forever" (ubriaco per sempre), che mi sembrava più adatto a me.
  • La pirateria è l'anima del commercio.
  • Credo che le donne di Los Angeles vadano a comprarsi le gambe nello stesso posto. I loro fianchi mi arrivano all'altezza delle spalle.
  • Gli unici gossip che mi interessano sono quelli che pubblica il Weekly World News, "Reggiseno di una donna esplode, undici feriti" cose del genere.
  • La Francia e tutta l'Europa hanno una grande cultura ed una storia affascinante, ma la cosa più importante è che la gente sa come si vive! In America lo hanno dimenticato. Ho paura che la cultura americana sia un disastro.

Una icora raffigurante Santo Stefano

Santo Stefano (Protomartire)

(Di Stefano si ignora la provenienza, si suppone che fosse greco ed ebreo – Gerusalemme, 36)
Santo Stefano è stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel ministero della fede. Morì per lapidazione accusato di blasfemia, alla presenza di Paolo di Tarso (Saulo) prima della conversione. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli.

Celebrazione di Santo Stefano

La celebrazione di Santo Stefano  è frutto di un'iniziativa dello Stato che risale al 1949 per estendere le celebrazioni del Natale. Una festività celebrata dalla Chiesa cattolica e pure da quella protestante che cade il 26 dicembre. Mentre per la Chiesa ortodossa è il 27 dicembre. Oltre che in Italia si celebra anche in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia, Serbia, Montenegro (è il patrono) e Romania.

Aforismi su Santo Stefano

  • In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio.
    Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: “Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”.
    (Atti degli Apostoli)
  • E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò forte [ultime parole]: "Signore, non imputar loro questo peccato". Detto questo, morì.
    (Atti degli Apostoli)
  • Santo Stefano il primo martire della chiesa, un esempio per tutti i cristiani in un periodo di crisi e difficoltà ci insegna come la forza, l’amore e la fede possano far superare qualsiasi difficoltà interiore ed esteriore.
    (Stephen Littleword)
  • Tra corse, regali, abbuffate di biscotti e panettoni è giunta l’ora del meritato riposo! Buon Santo Stefano a tutti!
    (Babbo Natale)
  • Dopo Natale c’è Santo Stefano, primo martire: ieri l’annuncio dell’Amore, oggi del prezzo di essere disposti a pagare per testimoniarlo.
    (Andrea Sarubbi)
  • Nel martirio di Santo Stefano si riproduce lo stesso confronto tra il bene e il male, tra l’odio e il perdono, tra la mitezza e la violenza, che ha avuto il suo culmine nella Croce di Cristo. La memoria del primo martire viene così, immediatamente, a dissolvere una falsa immagine del Natale: l’immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste.
    (Papa Francesco)
  • Il martirio di Santo Stefano è la ragione per cui oggi preghiamo in modo particolare per i cristiani che subiscono discriminazioni a causa della testimonianza resa a Cristo e al Vangelo. Siamo vicini a questi fratelli e sorelle che, come Santo Stefano, vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo. Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o non è pienamente realizzata.
    (Papa Francesco)

pochi capelli occhiali naso ben visibile arrossato

Piero Ottone, pseudonimo di Pier Leone Mignanego

(Genova, 3 agosto 1924 – Camogli, 16 aprile 2017)
Piero Ottone è stato un giornalista e scrittore italiano.

Aforismi e Citazioni di Piero Ottone

  • Non sono gli errori a fare scandalo. Quel che preoccupa è la convinzione, sempre più diffusa, che le buone maniere siano un'anticaglia, e che non valga la pena di impararle.
  • Il giudice di ultima istanza è il pubblico; e il pubblico legge sempre meno. Il numero totale di copie vendute cala. In Italia, rispetto agli altri paesi, leggiamo poco. La stampa è in crisi. Le promozioni, a volte intelligenti, a volte strampalate, tentano invano di mettere un argine.
  • La stampa italiana funziona male: noi contribuiamo al degrado dispensando notizie con licenza di uccidere.
  • La stampa italiana funziona male ma anche la magistratura non funziona a dovere. Il male è diffuso, l'Italia non è un Paese del tutto civile, come ho avuto modo di scrivere. Ma noi contribuiamo al degrado dispensando notizie con licenza di uccidere.
  • Nelle aziende non c'è posto per la democrazia; e neppure per le forme di governo oligarchiche. Il capo dell'azienda è il monarca. Se ha una forte personalità, egli non si limita a prendere le decisioni importanti: imprime anche il proprio temperamento, le proprie peculiarità all'impresa, che finirà per somigliargli.
  • L'Italia è un paese disorganizzato, dissipatore, di mediocri tradizioni, in cui si vive meno bene che in altri paesi d'Europa o d'Oltreoceano.
  • Il decalogo del giornalista
    1. Scrivi sempre la verità, tutta la verità, solo la verità.
    2. Cita le fonti. Se la tua fonte vuole restare anonima, diffida.
    3. Verifica quel che ti dicono. Se non puoi verificare, prendi le distanze.
    4. Non diffamare il prossimo, ed evita le frasi del tipo: "Sembra che il tale abbia rubato...", "Si dice che il tal altro abbia ammazzato...".
    5. Non obbligare il lettore a leggere una colonna di roba prima che cominci a capire che cosa è successo.
    6. Non fare lunghe citazioni fra virgolette all'inizio di un "pezzo" senza rivelare subito chi sia il loro autore (il metodo non crea suspense, come forse crede il giornalista: dà solo fastidio).
    7. Non mettere mai fra virgolette, nei titoli, frasi diverse da quelle che sono state pronunciate.
    8. Evita le iperboli e le metafore di Pierino, come "bufera" ("il partito è nella bufera"), "giallo" ("il giallo di Ustica"), "rissa" ("ed è subito rissa fra x e y"), "fulmine a ciel sereno", "scoppiato come una bomba".
    9. Prima di scrivere nel titolo che "Londra è nel panico", va' a Londra e controlla se otto milioni di persone sono davvero uscite di testa.
    10. Non dire mai: "L'obiettività non esiste". È l'alibi di chi vuole raccontare palle.
  • Quel che non cambia è una caratteristica di questo mestiere: l'avvocato non decide, ma consiglia le decisioni altrui: non giuoca, ma assiste al gioco... è uno spettatore di prima fila alla recita della commedia umana... In certi momenti si sente forse attore lui stesso: la sua consulenza determina le decisioni dei protagonisti, ne diventa parte integrante. Ma poi vi sono, inevitabilmente, altri momenti, nei quali subentra la frustrazione di non poter decidere, perché il cliente agisce, come è suo diritto, in maniera autonoma.

il personaggio mentre aggiusta una moto, foto in bianco e nero lui ha gli occhiali per vedere da vicino

Robert Maynard Pirsig

(Minneapolis, 6 settembre 1928 – South Berwick, 24 aprile 2017)
Robert Maynard Pirsig è stato uno scrittore e filosofo statunitense, celebre soprattutto per il suo primo libro, Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.

Aforismi e Citazioni di Robert Maynard Pirsig

  • La normalità è conformità alle aspettative collettive.
  • La forza creativa dell'evoluzione non è contenuta nella sostanza.
  • Si rimuove sempre la rabbia momentanea verso qualcosa che si odia a fondo.
  • Voleva liberarsi della sua propria immagine, perché il fantasma era ciò che lui era, e Fedro voleva essere libero dai vincoli della sua stessa identità.
  • La fretta è di per sé un atteggiamento velenoso da ventesimo secolo, che tradisce indifferenza e impazienza.
  • Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.
  • È un fantasma che si riveste del nome di 'razionalità', ma le sue sembianze sono quelle della confusione e dell'insensatezza, un fantasma che fa sembrare un po' folli le più normali azioni quotidiane perché ciascuna di esse non ha nulla a che vedere con tutto il resto.
  • Le strade migliori non collegano mai niente con nient'altro e c'è sempre un'altra strada che ti ci porta più in fretta.
  • Permissivismo e abbattimento dell'autorità sociale non sono certo più scientifici della severità e delle discipline vittoriane.
  • Alcune cose ci sfuggono perché sono così impercettibili che le trascuriamo. Ma altre non le vediamo proprio perché sono enormi.
  • Si vive più a lungo per poter vivere più a lungo. Senza altro scopo. Questo dice il fantasma.
  • Il vero scopo del metodo scientifico è quello di accertare che la natura non ti abbia indotto a credere di sapere quello che non sai.
  • Qualsiasi sforzo abbia come obiettivo finale l'autoglorificazione è destinato a concludersi in un disastro.
  • Una cosa di cui non si fa mai parola a proposito dei pionieri è che sono invariabilmente, e per loro stessa natura, sciatti e disordinati.

Groucho Marx

(New York, 2 ottobre 1890 – Los Angeles, 19 agosto 1977)
Attore, comico e scrittore statunitense. Uno dei più grandi di sempre.
Oscar alla carriera nel 1974

  • All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
  • Anche se è generalmente noto, penso che sia ora di annunciare che sono nato ad un'età molto precoce.
  • Come ci si può divertire in una festa in cui le birre sono calde e le donne sono fredde?
  • Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre.
  • Laggiù è seduto un uomo dalla mente aperta. Si sente lo spiffero fin da qui.
  • L'orologio che mi avete regalato sarà per me eterna fonte di gioia. L'avrei ringraziata prima, ma ho preferito aspettare una settimana per essere sicuro che 'st'aggeggio funzionasse.
  • Non eravamo poveri. È solo che non avevamo un soldo.
  • Questo libro è stato scritto nelle lunghe ore che ho passato aspettando che mia moglie si vestisse per uscire. Se non si fosse vestita affatto, questo libro non sarebbe mai stato scritto.
  • Trovo la televisione molto istruttiva. Se qualcuno l'accende, vado in biblioteca a leggermi un libro.
  • Fare l'amore con la propria moglie è come per un cacciatore sparare a un'anatra morta.
  • Il reggiseno è il miglior partito politico del mondo: solleva le masse, unisce la destra con la sinistra e attira il popolo.
  • Il contrario di militare è civile e il contrario di civile è incivile.

Molte persone
entreranno ed usciranno dalla tua vita,

ma soltanto i veri amici
lasceranno impronte nel tuo cuore.


Pier Paolo Pasolini

 (1922 – 1975), poeta, giornalista, sceneggiatore, regista, saggista, scrittore, drammaturgo, traduttore, paroliere, attore italiano.


  • Il mondo è dei bravi ma i coglioni se lo godono.
  • La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
  • In questo mondo colpevole che solo compra e disprezza il più colpevole sono io... inaridito dall'amarezza.
  • Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.
  • Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l'erba, la gioventù. L'amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.
  • Un omosessuale oggi in Italia è ricattato e ricattabile, arriva anche a rischiare la vita tutte le notti.
  • Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
  • Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
  • Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.

I giovani oggi hanno grandi capacità,

ma dal punto di vista culturale
sono piuttosto bassi.

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