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Affronta la tua giornata con una sana risata

Una donna sta ascoltando attraverso il muro con un bicchiere e dice al marito: vieni ad ascoltare, i vicini stanno parlando di noi e dicono che io sono una impicciona

Cacopedìa

Sostantivo

Etimologia

Il termine Cacopedìa è composto da Caco che deriva dal greco kakòs = "cattivo", "brutto" + Pedia che deriva dal greco paidèia = "educazione", "cultura".

Significato

La Cacopedìa è una disciplina inventata “ideata” scherzosamente (ma "proseguendo una tradizione comica probabilmente incominciata da Rabelais e arrivata fino a Queneau") dallo scrittore e studioso Umberto Eco ed è esposta nella sua opera: [Il secondo diario minimo] (1992). È definita come la pratica della “cattiva educazione”, che consiste nell’elaborare teorie e soluzioni “malvagie” e illogiche rispetto a problemi reali o immaginari.
Si tratta di una disciplina comica (che si pone su una tradizione letteraria di origini antiche), che nasce come parodia delle scienze sistematiche e che rivela a ogni passo l’intento di ridicolizzare la realtà ma che se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, sul serio e senza malizia.
Eco la descrive come la “summa negativa del sapere, ovvero, come una summa del sapere negativo”.

Il personaggio e sempre vestito da postino con il suo giubbotto giallo fosforescente, sovrappeso con occhiali da fortemente miope

Matteo Iuliani in arte Brus Ketta

Matteo Iuliani nasce a Milano da genitori pugliesi il 28 ottobre 1969. Dopo aver frequentato diverse scuole di teatro comico e improvvisazione teatrale, approda al cabaret dove, dopo aver vinto numerosi festival nazionali, arriva in noti programmi comici televisivi.

Battute umoristiche di Bruce Ketta

  • Oggi il mio caporeparto mi ha detto:
    - Questa settimana è la quinta volta che arrivi in ritardo! Cosa devo pensare?
    - Che è venerdì!
  • Può un andrologo guadagnare più di un dentista?
    Certo, se l'uomo avesse un dente e 32 cazzi! 
  • Mia madre era fissata col pezzo di carta. Mi diceva sempre: "Figlio mio, al giorno d'oggi non vai da nessuna parte senza un certificato di invalidità". 
  • Ieri il mio direttore mi ha detto:
    - Com'è possibile che lei l'anno scorso ha fatto 11 mesi di malattia?
    - È perché ho fatto un mese di ferie, signor direttore!
  • In Inghilterra si mangia talmente male che il McDonald's lo trovi sul Gambero Rosso. 
  • Io sono contrario al Trattamento di Fine Rapporto. Io le donne preferisco pagarle prima. 
  • Secondo una indagine, la maggior parte delle rapine ai furgoni postali salta perché i rapinatori si rompono le palle ad aspettare. 
  • La frase più sexy che ti è stata detta sotto le lenzuola? Sei più bravo a letto che sul palco… fai più ridere.
  • L'anno prossimo 14 euro in più in busta paga. Ora vediamo se la banca avrà ancora il coraggio di negarmi il mutuo. 
  • Schumacher sbatte contro il gatto delle nevi, ma si rialza. Poi viene picchiato dagli animalisti, e finisce in coma.
  • La prima cosa che fai subito dopo aver fatto l’amore… "Chiedo lo sconto".
    La seconda… "Se se ne accorge, le rendo la borsa".
  • Ricordo che una volta ho detto a una... "Si, è vero, sono solo 5 cm, ma di dinamite pura!" e lei mi ha risposto "5 cm? Voi uomini arrotondate sempre per eccesso!"
  • Il fastidio più grande che ho provato sotto le lenzuola... quando alla mia richiesta "Mi metti il preservativo?" lei mi ha chiesto in prestito gli occhiali… 

 Latine loqui

Decimo Giunio Giovenale 

Omnia cum pretio

Ogni cosa si acquista con prezzo. 

Tutto è in vendita, tutto si compera con i soldi, spesso anche l'onore.

 

Aforismi sugli uomini

  • Forse le donne sanno fingere gli orgasmi. Ma gli uomini riescono a fingere intere relazioni. (Sharon Stone)
  • Un marito è una persona che, dopo aver portato la spazzatura fuori, pensa di aver pulito tutta la casa! (Anonima)
  • C’è un decoder che permette di vedere il contenuto del cervello maschile. L’ho comprato e si vedeva tutto buio. Allora funziona, mi son detta. (Luciana Littizzetto)
  • Dio ha dato agli uomini sia un pene sia un cervello, ma non abbastanza sangue per poterli irrorare entrambi contemporaneamente. (Robin Williams)
  • Il telefono cellulare è l’unica cosa che gli uomini sono fieri di avere piccolo. (Luciana Littizzetto)
  • A 20 anni gli uomini giocano a calcio. A 40 anni giocano a tennis. A 60 giocano a golf. Insomma più invecchiano, più le palle rimpiccioliscono!  (Anonima)
  • Uomini depilati, allampadati, shatushati, con le sopracciglia come la Tatangelo che cercano una DONNA VERA. Perché tesoro, non ti basti? (mlicenza, Twitter)
  • Gli uomini sono come la connessione Bluetooth, quando si è accanto a loro, rimangono collegati, ma quando si è lontani, cercano nuovi dispositivi. (Anonima)
  • Se un uomo si ricorda il colore dei vostri occhi è solo perché avete le tette piccole! (Anonima)
  • Sessualmente, gli uomini sono come le vacanze. Non durano mai abbastanza. (Anonimo)
  • La maggior parte degli uomini si comportano esteriormente in modo duro e forte, perché interiormente hanno paura, sono deboli e fragili. Gli uomini, non le donne, sono il sesso debole. (Jerry Rubin)
  • Agli uomini interessano solo due cose: il calcio e le donne. Una partita tra 11 donne nude contro 11 donne nude sarebbe il massimo. (postofisso2012, Twitter)

Suggere         La cultura a portata di mano

Etimologia

Dal latino: sùgere, succhiare. Verbo difficile da coniugare: (sùggo, sùggi, sùgge, sùggono; suggéi o suggètti, suggé o suggètte, suggémmo, suggéste, suggérono o suggèttero; suggerò; congiuntivo presente sùgga, suggiàmo, suggiàte, sùggano; suggéssi; suggerèi; suggèndo; suggènte; non esistono participio passato nè tutti i tempi composti)

Significato

Questo verbo viene usato in pochissime forme soprattutto in senso figurato: (Petrarca) le vene e ’l cor m’asciuga e sugge ; (Leopardi) beata prole, a cui non sugge Pallida cura il petto; (Poliziano) pargli ch'ogni vena Amor li sugge.

Sostantivo

Suzione: complesso delle operazioni con cui il bambino succhia il latte dalla mammella.

Sinonimi

Succhiare, poppare, aspirare

Contrari

Espellere, rigettare.

 

Occhiali bellissimo sorriso, fronte alta capelli bianchi, occhiali a filo rettangolari

Giuseppe (Pino) Caruso

(Palermo, 12 ottobre 1934) Attore, scrittore e doppiatore italiano.

Aforismi e Citazioni di Pino Caruso

  • Chi non sa ridere non è una persona seria.
  • Sono solo l'estraneo con il quale ho più confidenza.
  • L’ignoranza è il punto di vista che manca agli uomini di cultura.
  • L'unica libertà possibile, a questo mondo, è la libertà di scegliersi la propria prigione.
  • La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica.
  • Se la gente non va a teatro non è a causa del teatro in crisi, ma della crisi della gente.
  • Sono uno dei pochi cretini che sospettano di esserlo.
  • Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta.
  • Il diluvio universale. Acqua passata.
  • Gli assenti non mancano mai.
  • Mangiarsi con gusto un animale è assassinio premeditato a scopo di libidine. Digerirlo, occultamento di cadavere.
  • Quand'ero figlio io, comandavano i padri. Ora, che sono padre, comandano i figli. La mia è una generazione che non ha mai contato nulla.
  • Quando si è onnipotenti, ubiqui, onniscienti è facile montarsi la testa.
  • Ammetto di essere onesto. Ma se si sparge la voce, sono rovinato: nessuno si fiderà più di me.
  • Gli attori si dividono in due categorie: incisivi e canini.
  • Gli ingorghi piacciono. Altrimenti non vi parteciperebbe tanta gente.
  • Il mio guaio è che spesso non mi ricordo più come la penso.
  • Il regista in teatro: uno che disturba le prove.
  • L'uomo nasce dalla donna e tutta la vita cerca di rientrarvi.
  • La vita? Meglio di niente.
  • Non ho sogni nel cassetto... preferisco tenerci la biancheria.
  • Purtroppo, la salute non è contagiosa.
  • Se sono intelligente, l'ho nascosto molto bene.
  • Si nasce e si muore e qualcuno aggiunge: si rinasce. Ecco, non vorrei che a girare fossimo sempre gli stessi.
  • Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita.



Emerotèca

Dal greco: emèra = "giorno", e tèke = "custodia" (Si sarebbe dovuto dire, più propriamente, «efemeroteca», da efemerìs = "giornale" ma il termine errato è ormai entrato nell'uso corrente)

Significato

L'emeroteca è una raccolta di giornali, riviste e pubblicazioni periodiche nelle biblioteche pubbliche per consultazione e lettura.
Offre, con diverse modalità, l'accesso ad un servizio di catalogazione e consultazione di giornali, riviste e periodici; colleziona giornali, archiviando riviste specialistiche e fornendo così spunti di ricerca alle comunità scientifiche, in modo da garantire la possibilità di mantenersi aggiornate sui progressi nei loro rispettivi campi d’interesse.
Tali pubblicazioni sono rivolte per lo più a ricercatori, docenti e studenti universitari. Un'emeroteca è dedita anche alla raccolta dei più comuni quotidiani (permettendo così di preservare la memoria collettiva di un passato più o meno recente) ed ha per scopo quello di "far sì che l'effimera cronaca diventi Storia".

Quintiliano

(Institutiones oratoriae, 2, 3, 8)

Primum est eloquientiae virtus perspiquitas

Il primo requisito dell'eloquenza è la chiarezza.

Tutti coloro che si accingono a fare un discorso dovrebbero tenere a mente questo requisito.

Seneca

Ars longa, vita brevis.

Le cose da fare sono molte, il tempo per farle poco.


L'aforisma è spesso citato in forma abbreviata Ars longa, vita brevis, con evidente richiamo a Seneca (De brevitate vitae 1, 1): “Inde illa maximi medicorum exclamatio est: «vitam brevem esse, longam artem»” (“Da ciò deriva quella celebre esclamazione del più grande dei medici: «la vita è breve, lunga l'arte»”)
Si tratta, in ogni caso, di una sintesi di saggezza morale che riunisce in un breve testo alcuni concetti cardine sia della filosofia e della metodologia ippocratea (sempre attenta a ribadire l'importanza dello studio e la difficoltà dell'analisi diagnostica) sia, più in generale, dell'antichità (la brevità della vita e la fugacità del tempo)

è un uomo anziano occhiali grandi capelli bianchi radi spettinati

Vincenzo Gallo in arte Vincino

(Palermo, 30 maggio 1946 – Roma, 21 agosto 2018)
Vincino, pseudonimo di Vincenzo Gallo, è stato un vignettista e giornalista italiano.

Aforismi e Citazioni di Vincino

  • Non sparate sui bambini. Tanto muoiono lo stesso.
  • La sinistra ha una capacità censoria enorme. Se diventi una voce discordante, subito si fa il vuoto intorno. Ti cacciano. Gli amici non ti salutano. Sei un traditore, uno schifoso, uno stronzo, un pezzo di merda.
  • In tv litigano tutti. Poi, spente le telecamere, tutti amici.
  • Il giornalismo televisivo italiano è sempre così. Non ce n'è uno che in una intervista dica: "Guardi che lei ha detto una stronzata".
  • I telegiornali sono fatti per adulare. Sono dei teatrini. Avanspettacolo. L'unico che si salva è Emilio Fede perché l'avanspettacolo lo fa in maniera smaccata.
  • Le associazioni dei genitori cattolici spesso mi denunciano. Una volta pubblicai una vignetta in cui il Papa si alzava le sottane. Finii sotto processo a Civitavecchia. Il mio avvocato chiese di sentire come testimone il Papa. Mi prosciolsero all'istante.
  • Per un periodo frequentai l'Opus Dei. Avevo una relazione con una ragazza e lo raccontai al confessore. Lui disse che dovevo troncarla. Preferii troncare con l'Opus Dei.
  • Il mio disprezzo per i politici è enorme.
  • È sempre la stessa politica: sangue, merda e sopraffazione".
  • Il primo politico che ho disegnato è stato Vito Ciancimino.
  • Rimpiango i vecchi comunisti, anche se sono diventato anti comunista quando ho visto i carri armati dell'Unione Sovietica entrare a Praga.
  • Nella guerra civile spagnola, ammazzarono più anarchici i comunisti che i fascisti. Però, i comunisti erano uomini integri, duri, con i quali anche scontrarsi era un privilegio.

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