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Dalla natura un serbatoio di varietà genetica
Innanzitutto, il caffè che finisce nelle nostre tazzine non proviene da piante selvatiche, ma da una variante genetica "addomesticata" di quelle presenti allo stato brado. In ogni caso la moria delle piante selvatiche di Arabica renderebbe i raccolti industriali geneticamente vulnerabili a malattie e parassiti.
La storia dell'Arabica è punteggiata di malattie, parassiti e problemi di produttività. I coltivatori sono sempre ricorsi alle varietà selvatiche usandone la diversità genetica per risolvere i problemi dei raccolti
spiega Aaron Davis, a capo dello studio.